Definizione di impresa turistica
Un’impresa turistica è definita come un’impresa che esercita attività economiche organizzate per la produzione, la commercializzazione, l’intermediazione e la gestione di prodotti, servizi, infrastrutture, inclusi quelli di somministrazione, che fanno parte dei sistemi turistici locali e contribuiscono alla formazione dell’offerta turistica.
Tipologie di imprese turistiche italiane
Quando si decide di aprire un’impresa nel settore del turismo, è essenziale determinare fin dall’inizio quale tipo di struttura e servizi si intende offrire. Le imprese turistiche possono essere suddivise in tre macro-categorie:
Strutture ricettive: Imprese che forniscono alloggio per soggiorni di breve durata e che possono offrire servizi aggiuntivi come somministrazione di pasti, transfer, centri benessere e impianti sportivi. Questa categoria include sia le strutture alberghiere (hotel, motel, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere) sia le strutture extra-alberghiere (campeggi, rifugi alpini, villaggi turistici, affittacamere, bed & breakfast).
Strutture di ristorazione: Imprese che offrono servizi di ristorazione, come la preparazione e somministrazione di cibi e bevande al pubblico. Queste possono essere imprese di ristorazione commerciale (ristoranti tradizionali, ristorazione rapida, ristorazione alberghiera, ristorazione agrituristica) o imprese della ristorazione collettiva (catering o banqueting).
Imprese di viaggio: Aziende che organizzano attività turistiche, come agenzie di viaggio e tour operator. Le agenzie di viaggio svolgono attività di intermediazione nella vendita di prodotti e servizi turistici (voli, pacchetti vacanza, biglietti per eventi, trasferimenti, noleggio auto), mentre i tour operator organizzano e vendono pacchetti completi che includono trasporto, alloggio, trasferimenti, attività e altri servizi.
Analisi preliminare del mercato turistico
Prima di avviare un’impresa turistica, è fondamentale effettuare un’analisi preliminare della domanda e dell’offerta della zona dove si intende aprire l’attività. Questo processo inizia con lo studio dei flussi turistici, analizzando dati statistici sul numero di visitatori, la loro provenienza, la durata media dei soggiorni e le tipologie di turismo prevalenti (culturale, enogastronomico, balneare). Comprendere questi elementi permette di adattare l’offerta alle esigenze del mercato.
Parallelamente, è importante valutare le strutture già esistenti, identificandone le caratteristiche, i servizi offerti e i prezzi praticati per individuare i punti di forza e di debolezza dei concorrenti.
Un’altra analisi fondamentale è l’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats), uno strumento strategico che aiuta a definire la posizione competitiva della futura impresa. L’analisi SWOT permette di sviluppare strategie efficaci per sfruttare le proprie forze, mitigare le debolezze, capitalizzare sulle opportunità e prepararsi ad affrontare le minacce.
Requisiti per aprire un’impresa turistica
I requisiti e l’iter burocratico per aprire un’impresa turistica variano in base alla tipologia di attività: struttura ricettiva, impresa di ristorazione o impresa di viaggio.
Requisiti e iter burocratico per strutture ricettive
Per avviare una struttura ricettiva in Italia, come un hotel, un bed & breakfast o un agriturismo, è necessario soddisfare determinati requisiti. Innanzitutto, bisogna iscrivere l’impresa al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. Gli immobili destinati all’attività devono rispettare le normative edilizie e urbanistiche, oltre a soddisfare gli standard igienico-sanitari e di sicurezza. È indispensabile ottenere una licenza di esercizio rilasciata dal Comune e un certificato di prevenzione incendi dai Vigili del Fuoco. Inoltre, se la struttura offre servizi di ristorazione, sarà obbligatorio seguire le normative specifiche, come il regolamento HACCP per la gestione sicura degli alimenti. La comunicazione telematica alla Questura delle generalità degli ospiti tramite il portale “Alloggiati Web” è obbligatoria entro 24 ore dall’arrivo degli ospiti. Le strutture ricettive devono anche provvedere all’inserimento mensile delle rilevazioni statistiche relative agli ospiti presso gli uffici competenti.
Requisiti e iter burocratico per imprese di ristorazione
Per aprire un ristorante o un’altra impresa di ristorazione, è necessario iscriversi al Registro delle Imprese e ottenere un’autorizzazione sanitaria dall’ASL locale, che certifica l’idoneità dei locali per la somministrazione di alimenti e bevande. È inoltre obbligatoria una licenza di somministrazione rilasciata dal Comune. Le normative HACCP devono essere rigorosamente rispettate, garantendo che tutte le pratiche di manipolazione e conservazione degli alimenti siano sicure e igieniche. Le strutture devono anche rispettare le normative di sicurezza sul lavoro e predisporre piani di evacuazione in caso di emergenza. Anche in questo caso, la conformità alle normative edilizie è fondamentale.
Requisiti e iter burocratico per imprese di viaggio
Avviare un’agenzia di viaggio richiede l’iscrizione al Registro delle Imprese e l’ottenimento di una specifica autorizzazione regionale, che può variare a seconda della regione in cui si intende operare. È inoltre necessario stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, che copra eventuali danni causati ai clienti durante i servizi offerti. Un elemento chiave è la nomina di un direttore tecnico che soddisfi i requisiti professionali previsti dalla legge, come specifici titoli di studio o esperienza nel settore. L’agenzia deve mantenere un registro delle prenotazioni e delle transazioni con i clienti e aderire alle normative regionali e nazionali in materia di trasparenza e protezione dei consumatori.
Se stai pensando di aprire un impresa turistica, oltre ai requisiti normativi, dovresti informarti anche sulle possibilità di ottenere finanziamenti agevolati. Contatta gli esperti di EuroAdvice per ottenere una consulenza gratuita sulle opportunità disponibili per il settore turistico.
Spese di apertura
I costi per avviare un’impresa turistica possono variare significativamente in base al tipo di attività e alla sua ubicazione.
Costi per aprire strutture ricettive o di ristorazione
I principali costi da sostenere per aprire una struttura ricettiva o di ristorazione riguardano:
- Immobile: L’acquisto di un immobile rappresenta uno dei costi più elevati. L’affitto può essere una soluzione meno onerosa inizialmente, ma comporta comunque costi mensili significativi.
- Lavori di ristrutturazione: Gli immobili destinati ad attività turistiche necessitano spesso di ristrutturazioni per adeguarsi alle normative e per essere attrattivi per i clienti. Questi lavori possono includere il rifacimento di impianti elettrici e idraulici, l’adeguamento alle norme di sicurezza antincendio, la ristrutturazione di camere e aree comuni e la realizzazione di servizi aggiuntivi come cucine e bagni.
- Arredamento e attrezzature: Arredare e attrezzare una struttura ricettiva o di ristorazione comporta costi significativi per mobili, decorazioni, attrezzature di cucina e tecnologia (computer, software di gestione, sistemi di prenotazione).
- Ottenimento delle licenze: Ottenere tutte le licenze e le autorizzazioni necessarie, come la licenza di esercizio, il certificato di prevenzione incendi e le autorizzazioni sanitarie, comporta costi variabili.
- Marketing e promozione: Le imprese turistiche devono effettuare investimenti in marketing, soprattutto nella fase iniziale, al fine di promuovere la propria attività.
- Personale: Il costo del personale è una delle voci di spesa più importanti. Questo include stipendi, contributi previdenziali, formazione e benefit per i dipendenti.
- Utenze e forniture: Le spese correnti per utenze (elettricità, acqua, gas) e forniture (prodotti per la pulizia, forniture di cucina, ecc.) sono sicuramente costi non irrilevanti
Per sostenere i costi iniziali, le strutture ricettive e di ristorazione possono accedere a contributi a fondo perduto offerti da diverse regioni ed enti locali e da Invitalia, come il bando IFIT(Incentivi Imprese Turistiche). Questi contributi possono finanziare progetti di sviluppo e ampliamento dell’offerta turistica, formazione del personale e partecipazione a fiere e manifestazioni turistiche. Se stai pensando di aprire un’attività turistica, contatta gli esperti di EuroAdvice per ottenere una consulenza gratuita sulle opportunità disponibili.
Costi per aprire imprese di viaggio
I principali costi da sostenere per aprire un’agenzia di viaggio o un tour operator sono relativi a:
- Ufficio: L’affitto di un ufficio per un’agenzia di viaggi può variare notevolmente a seconda della posizione. Se si intende operare un’impresa di viaggi completamente online, il costo dell’immobile non rientrerà tra le spese da sostenere.
- Attrezzature informatiche: Computer, stampanti, telefoni, software per la gestione delle prenotazioni e sistemi di pagamento sono essenziali per il funzionamento di un’agenzia di viaggi.
- Licenze e autorizzazioni: Ottenere le necessarie licenze e autorizzazioni può comportare costi amministrativi significativi, inclusa l’iscrizione al Registro delle Imprese, le autorizzazioni regionali e la polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi.
- Marketing e promozione: Per far conoscere l’agenzia di viaggi e attrarre clienti, è necessario investire in attività di marketing e promozione, inclusa la creazione di un sito web, campagne pubblicitarie, brochure e altro materiale promozionale.
- Personale: Per una piccola agenzia di viaggi, è necessario almeno un agente di viaggio e un addetto amministrativo mentre per un’agenzia di dimensioni maggiori, potrebbe essere necessario assumere ulteriori agenti di viaggio, aumentando così i costi complessivi.
- Utenze e forniture: Nel caso di un’impresa fisica, le spese correnti per utenze come elettricità, acqua, internet, telefono e forniture d’ufficio non vanno sottovalutate
- Assicurazioni: La polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi è obbligatoria e deve essere rinnovata annualmente.
Le imprese di viaggio possono accedere a finanziamenti specifici per sostenere i costi iniziali e operativi. Invitalia, ad esempio, offre molteplici opportunità per l’implementazione di soluzioni digitali e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi turistici. Molte regioni, inoltre, mettono a disposizione bandi di finanziamento per sostenere l’innovazione e l’espansione delle attività turistiche. Se stai pensando di aprire un’agenzia di viaggio o un tour operator, contatta gli esperti di EuroAdvice per ottenere una consulenza gratuita sulle opportunità disponibili.
Finanziamenti agevolati per il settore turistico
Il settore turistico italiano, duramente colpito dalla pandemia da Covid-19, sta riprendendo slancio grazie a un pacchetto di misure di sostegno varato dal Governo e da enti preposti. Tra finanziamenti a fondo perduto, agevolazioni fiscali e contributi a fondo perduto, le imprese turistiche possono beneficiare di un ampio ventaglio di opportunità per investire, rinnovare e innovare la propria attività.
Ecco un elenco di alcune opportunità attive di cui possono beneficiare le imprese turistiche:
- Invitalia: Attraverso ii programmi di Invitalia, le imprese possono accedere a finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per:
- Ristrutturazione e ammodernamento: Modernizzare le strutture ricettive, migliorando l’efficienza energetica e l’accessibilità.
- Digitalizzazione: Implementare soluzioni digitali per la gestione delle prenotazioni, il marketing online e la promozione del territorio.
- Innovazione: Sviluppare nuovi prodotti e servizi turistici, valorizzando le esperienze e il patrimonio locale.
- Bonus fiscali: Oltre ai finanziamenti diretti, il Governo ha introdotto importanti incentivi fiscali per le imprese turistiche. Tra i principali bonus troviamo:
- Zes Unica: Se si intende aprire un impresa turistica nel Sud Italia, il credito d’imposta della Zes Unica è sicuramente un’opzione interessante.
- Credito d’Imposta per la ristrutturazione: Permette di recuperare una parte delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di immobili adibiti a strutture ricettive turistiche.
- Bonus per l’acquisto di beni mobili: Agevola l’acquisto di nuovi mobili e arredi, elettrodomestici e attrezzature per le strutture ricettive.
- Contributi a Fondo Perduto: Diverse Regioni ed enti locali mettono a disposizione contributi a fondo perduto a sostegno delle imprese turistiche. Questi contributi, erogati a seguito di specifiche procedure concorsuali, possono essere utilizzati per finanziare progetti di sviluppo e ampliamento dell’offerta turistica, formazione del personale, partecipazione a fiere e manifestazioni turistiche.
- Bandi Regionali e locali: Ogni Regione e Comune italiano può emanare bandi di finanziamento specifici per il settore turistico, con risorse, modalità di accesso e requisiti differenti.
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